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Venerdì 26 Agosto 2011 - Dicono di noi
Fine settimana «piccante» per la Val d'Illasi, che per due giorni sarà la capitale mondiale del peperoncino. Si tiene, infatti, a Tregnago il secondo congresso internazionale di studio su peperoncino e solanacee (cioè peperoni, patate, pomodori), che sarà in parte itinerante date le visite guidate in programma. I lavori si apriranno domani, alle 13.45, con un'uscita alle serre della Società agricola orto 2000 di Colognola e alle 15 alla vicina azienda agricola Fasoli Gino, per poi proseguire con l'assemblea dei soci Aispes (Associazione internazionale studio peperoncino e solanacee) a Villa de Winckels di Tregnago, sede del congresso, che si protrarrà fino a domenica pomeriggio.Anima dell'iniziativa è Claudio Dal Zovo, presidente dell'Aispes, che da anni coltiva centinaia di varietà di piante di peperoncino nelle sue proprietà di Colognola e Caldiero, ed è ritenuto uno dei maggiori esperti del settore. Informatico di professione, Claudio mette in questo hobby passione e competenza, aiutato anche dalla moglie Stefania, segretaria dell'associazione.
L'idea di organizzare l'evento nel veronese (l'anno scorso si era tenuto a Roma), è stata sua, anche perché «la vallata offre spazi di riunione, occasioni e stimoli di studio oltre che un ambiente tranquillo e un paesaggio rilassante».Tra sabato e domenica è atteso a Tregnago l'arrivo di una cinquantina di soci Aispes di provenienza internazionale, ma il numero è destinato a salire, sfiorando il centinaio, in quanto si prevede la partecipazione pure di appassionati e curiosi locali. «Saranno presenti alcuni importanti studiosi», anticipa Dal Zovo, «tra cui il tedesco Harald Zoschke, fondatore del sito Pepperworld e l'appassionato svizzero Michel Cachin, che farà un curioso intervento su psicologia e dipendenze da peperoncino».
Dal congresso i soci Aispes si aspettano importanti novità: «Alcuni interventi di esperti sono molto attesi. Si parlerà dei nostri viaggi in Brasile alla ricerca di specie selvatiche, approfondendo aspetti che non è stato possibile analizzare sul nostro forum in internet», spiega Dal Zovo, «tra cui le fonti di documentazione, i contatti con i botanici brasiliani e argentini e gli aspetti scientifici delle nostre scoperte».
Insomma, anche un peperoncino, al di là del suo aspetto immediato legato al suo essere più o meno piccante, può rappresentare una miniera di informazioni da scoprire. «E' molto atteso, ad esempio», prosegue Dal Zovo, «l'intervento di Zoschke sui modi per conservare e trasformare i frutti con riguardo particolare alla qualità e alla sicurezza».
Questo convegno in Val d'Illasi è un approdo significativo per l'Aispes: «E' un momento importante per la vita dell'associazione», dice il presidente, «un'occasione per fare il punto sulle conoscenze e per programmare le attività, tra cui la stabilizzazione di alcuni ibridi interessanti e la collaborazione con vari enti e università. Si parlerà anche della nostra partecipazione con una mostra fotografica all'evento internazionale RietiCuorePiccante, dove il nostro vicepresidente Walter Marmo è stato relatore al convegno su medicina e peperoncino.«L'anno scorso si è trattato delle specie selvatiche di peperoncino, riassumendo il meglio di quanto disponibile nella letteratura sull'argomento. Stavolta abbiamo documentazioni raccolte 'sul campo', un bel passo avanti a vantaggio di tutta la comunità degli appassionati. Non meno importante», conclude Dal Zovo, «sarà la cena di domani sera, momento per scambiarci esperienze e soprattutto per assaggiare i nostri frutti. Inutile dire che l'atmosfera diventerà subito incandescente».
Monica Rama - www.larena.it
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